Brevi cronache dalla catalogazione

libroaliA un anno e mezzo di distanza da quella telefonata
“Aria’ ci hanno detto che abbiamo vinto il Premio Acea, gli serve la lista dei libri”
“Wow, sono contentissima. Congratulazioni grandi a tutte noi!! Bene. Appena torniamo a Roma diramiamo la notizia, chiediamo suggerimenti, stiliamo la lista…”
“No, non hai capito. La lista gli serve ORA!”
“Scusa. Siamo a fine luglio, siamo tutte disperse tra mare e montagna, a scuola ormai non troviamo nessuno…”
“ORAAAA!”

Ecco, a un anno e mezzo, i libri sono arrivati.
Il 13 gennaio 2017, con solenne apertura di scatole e sbicchieramento, le associazioni e i genitori volontari che da due anni ormai portano avanti il progetto di una biblioteca scolastica aperta a tutto il quartiere hanno potuto toccare con mano e sfiorare con gli occhi il prodotto di quella lista.
Sono 370 volumi bellissimi, che sembrano trattenere a stento sotto le loro copertine l’esuberanza delle illustrazioni, ricche, sfolgoranti, raffinatissime che ci parlano di avventure, sentimenti, di crescita, di umanità, di storia, di dolori… Perché questi libri, scelti con tanta cura da Francesca e da Marina con il contributo di tante di noi, sono tra i prodotti più alti dell’editoria italiana per bambini e regalano uno spessore davvero importante alla collezione della BiblioFEB.
Sono il nostro orgoglio e dunque con tanta titubanza e rispetto il gruppo catalogazione si appresta a trovare gli strumenti per renderli disponibili per i bambini, gli insegnanti, i genitori che frequentano la biblioteca.

Abbiamo avuto (involontariamente ma bene così) un anno per migliorare e testare il nostro catalogo. Non abbiamo una rete internet a disposizione e dobbiamo adeguarci a vincoli e limiti diversi. Il nostro motto è ‘reversibilità‘: dobbiamo fare in modo che il nostro lavoro non venga sprecato se dovessero mutare i software o gli standard di catalogazione, e allo stesso tempo dobbiamo avere uno strumento molto facile da utilizzare sia per chi immette i dati sia per chi fa ricerca.
Quindi il giorno dopo l’apertura delle scatole, richiamiamo alle armi i ‘catalogatori’ – che lavorarono già sul primo lotto di 500 volumi donati dalle famiglie e dalle classi alla BiblioFEB; altri volontari si aggiungono nel frattempo.
Il nocciolo duro è composto da 5 persone, ma il nostro squadrone di catalogatori in caso di emergenze raddoppia il suo effettivo. Siamo in 10 ad alternarci al computer, che un gruppo di biologi, capitanato da Silvana, dona alla causa. Facciamo formazione e iniziamo a lavorare sui libri.
Siamo tutte donne, spaziamo dai 30 ai 70 anni, e siamo un gruppo vario come pochi. E siamo bellissime anche noi, tutte affaccendate a reinventarci, a mettere in discussione ciò che sappiamo fare per donare il nostro tempo e le nostre attività ai bambini che ameranno questi libri. Ognuna di noi ha le proprie propensioni, un talento particolare per qualcosa. Alcune attività ci rassicurano, altre ci mettono in crisi. Ma è importante che, alla bisogna, sappiamo affrontare anche tutto da sole e allora ogni volta ci mettiamo alla prova con mansioni diverse.
La parte più difficile per tutte però è sempre una: riuscire a chiudere i libri e passare oltre dopo averli aperti, rigirati, letti velocemente per capire come soggettarli. Ciascuna di noi vorrebbe intascarne un paio per i propri figli o nipoti e ce li appuntiamo. Tra poche settimane saranno sugli scaffali della BiblioFEB! Resistere alla tentazione è difficilissimo. Ma ormai siamo arrivati ad aver completato la catalogazione di 350 libri, e possiamo dire di essere vicine alla meta. Anche se altri libri donati alla BiblioFEB o appartenuti alla Biblioteca scolastica rimangono in attesa di essere preparati e la meta ci sfuggirà ancora per molti mesi.

Quante ore lavoro abbiamo impiegato? Forse il doppio di quelle necessarie. Ma l’obiettivo era quello di formare e creare un gruppo. Un esempio di quello che per noi è la BiblioFEB: una piccola società in cui ciascuno dona il proprio talento e il proprio tempo, inclusiva, capace di creare relazioni, progetti, sogni…

Arianna Terzi, Libera Biblioteca PG Terzi per la BiblioFEB

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