Leggere è ascoltare

01_maschereIl primo incontro di quest’anno – su libri e maschere – lo abbiamo vissuto in Bibliofeb venerdì 17 febbraio scorso. Oggi che stiamo per avvicinarci al secondo appuntamento, con le letture a voce alta di Rosanna, l’occasione è buona per ripercorrere in parole e immagini quanto è accaduto quel giorno. Circa 25 bambini accompagnati da genitori e amici sono entrati e hanno trovato posto per ascoltare le storie di Laurent Moureau edite da Orecchio Acerbo. Abbiamo letto Nella foresta delle maschere e A cosa pensi, abbiamo conosciuto uno a uno questi bambini cui abbiamo affidato mascherine e ritagli per costruire liberamente la propria maschera. Ogni piccolo lettore ha deciso se raccontare quel che aveva in testa o quel che avrebbe voluto diventare con colla, colori, ritagli. Le cose interessanti che sono successe:

  • La grande maggioranza dei bambini ha scelto di costruire la maschera “al contrario” rispetto alla forma (il buco per il naso è finito sulla fronte) e i bambini hanno preferito nascondere tutto il viso, non solo una parte
  • Molti hanno usato i ritagli combinati insieme per ottenere altre forme impreviste, corna, bitorzoli, piume, le più inaspettate
  • Pochissimi (forse solo un bimbo) hanno scelto di rappresentare con la maschera i due lati di sé, un’immagine fiera di animale selvaggio e un pensiero dedicato alle persone amate, la maggior parte ha sintetizzato nella maschera quel che aveva in testa, bambini fatati arrabbiati selvaggi.

Leggere a voce alta a questi bambini è stato come ascoltarli, allungargli una storia per sentirla ritornare forte come un’eco tra valli profonde, perché tale è la distanza che ogni storia percorre per arrivare al cuore e tornare indietro in forma di partecipazione e divertimento e comprensione.

Quindi, mercoledì quando Rosanna leggerà a voce alta storie di streghe, non temete di spaventarli con racconti paurosi, o annoiarli con vecchie storie di streghe. Perché chi leggerà sarà lì ad ascoltarli. E chi ascolterà potrà leggere sui loro volti la loro risposta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *